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Sottosopra: come ricreare l’assenza di gravità sulla Terra

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Spesso in ambito spaziale si sente parlare di microgravità, ma di cosa si tratta precisamente? 

L’assenza di gravità è un concetto puramente teorico: nella realtà, non esiste alcun sistema conosciuto tanto distante da non risentire della forza di attrazione - seppur debole - di una stella. 

Si parla quindi, più correttamente, di microgravità: una particolare condizione, nella quale un sistema è soggetto a un campo gravitazionale di basso valore, come può essere il corpo umano quando si trova sulla Luna.

Ai fini delle missioni spaziali, è di fondamentale importanza studiare il comportamento dell’organismo in una condizione di microgravità.

Ma è davvero necessario andare fin sulla Luna? Assolutamente no!

Sono tanti i modi per ricreare tale condizione, senza andare fuori dalla nostra atmosfera.

Moltissimi studi hanno permesso di comprendere meglio come il nostro corpo reagisce in ambienti che hanno una gravità diversa da quella a cui siamo abituati.

Si tratta dei cosiddetti “bedrest studies”.

Vengono arruolati volontari che, solitamente, trascorrono da 5 a 60 giorni su un letto inclinato di circa 6°, con la testa rivolta verso il basso. 

Non possono alzarsi, se non quando previsto dal programma di ricerca; tutte le loro attività quotidiane vanno svolte in questa posizione: mangiare, lavarsi e fare esercizio fisico.

Un team di esperti monitora costantemente i loro parametri, per capire come cambiano i loro corpi, e perché.

Col tempo, i volontari sembrano adattarsi alla nuova condizione, molto simile a quella degli astronauti nello spazio.

Fonti:

https://www.esa.int/Science_Exploration/Human_and_Robotic_Exploration/Bedrest_studies/What_are_bedrest_studies

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