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Aurora Boreale o SAR?

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Difficile descrivere lo stupore di tutti coloro che, nelle notti tra venerdì 10 e sabato 11 maggio, abbiano avuto la fortuna di assistere a un fenomeno quantomeno inaspettato, perlomeno alle nostre latitudini. 

Sono circa le 21:00 di venerdì 10 maggio, quando sui social cominciano a circolare le prime foto: è quella l’ora in cui il cielo sopra l’Italia (e non solo!) si accende dei colori dell’aurora boreale. Magenta, rosa, rosso acceso, con punte di verde.

Mozzafiato, vero?

 

Ma a cosa abbiamo davvero assistito? A un’aurora boreale in piena regola, oppure a un altro fenomeno altrettanto suggestivo, ma già meno raro nella nostra porzione di atmosfera, chiamato SAR? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

 

L’origine del fenomeno è stata una tempesta geomagnetica - cioè un disturbo del campo magnetico terrestre - prevista per la serata di venerdì. La tempesta, inizialmente di classe G4 (ossia “severa”, secondo la classificazione ufficiale), qualche ora dopo ha raggiunto la classe G5 (“estrema”, la massima possibile). A provocarla è stato l’arrivo di diverse potenti espulsioni di massa coronarica - la parte più esterna dell’atmosfera solare - provenienti dal Sole. Si tratta di getti di plasma (particelle cariche ad alta energia) che si generano quando il campo magnetico solare accumula grandi quantità di energia in una certa zona, per poi rilasciarla tutta insieme improvvisamente.

 

Quando il flusso di particelle solari incontra il campo magnetico della Terra, si apre un varco nella magnetosfera terrestre, penetrando nella nostra atmosfera.

Queste particelle cariche, non appena vengono intrappolate e accelerate lungo le linee del campo magnetico, collidono con gli atomi e le molecole nell’atmosfera superiore, eccitandoli e producendo una serie di emissioni luminose: è il fenomeno dell’aurora boreale (o australe). 

Se invece il flusso solare di particelle cariche interagisce con una determinata porzione della nostra atmosfera, le cosiddette “Fasce di Van Allen” - due regioni a forma di ciambella che circondano la Terra, ricche di particelle cariche in movimento - si generano i SAR: ossia “Stable Auroral Red Arc” (o “Arco Aurorale Rosso Stabile”).

 

Più una tempesta geomagnetica è intensa, più scende la latitudine minima alla quale si possono avvistare le aurore. E la tempesta iniziata il 10 maggio è stata la più violenta degli ultimi 21 anni, visibile fino a latitudini di 45°, che corrispondono al Nord Italia: ecco perchè ci sono stati così tanti avvistamenti nel nostro Paese!

 

I fenomeni avvistati tra 10 e 11 maggio sono stati quindi aurore o SAR?

Probabilmente entrambe le cose. 

I due fenomeni infatti non si escludono: possono anche verificarsi insieme ed essere visibili contemporaneamente.

Fonti: 

https://www.geopop.it/aurore-boreali-visibili-in-tutta-italia-a-provocarle-la-tempesta-geomagnetica-piu-intensa-dal-2003/

 

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/aurora-boreale-o-sar--arco-aurorale-rosso-stabile----cosa--egrave--successo-nei-nostri-cieli-il-10-11-maggio---720805

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